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Visualizzazione dei post da 2015

La divina regalità di Babbo Natale

Le festività natalizie del 1951 saranno ricordate , in Francia , per una polemica che ha risvegliato un vivo interesse attorno alla questione di Babbo Natale, delle sue origini e del suo ruolo nella panoramica delle celebrazioni (cristiane), fino ad arrivare a una vera e propria accusa di eresia . A pronunciarla la Chiesa cattolica, che già da parecchi mesi, attraverso le autorità ecclesiastiche, aveva espresso disapprovazione per la crescente importanza attribuita da famiglie e commercianti al personaggio di Babbo Natale, a cui si è unita la Chiesa protestante, in toni forse meno enfatici ma altrettanto fermi. L’occasione non sfugge a Claude Lévi-Strauss , celebre antropologo autore di Tristi tropici , al quale non succede tutti i giorni di trovarne una simile per esaminare, sotto i propri occhi, lo sviluppo repentino di un rito e di un culto , perché di questo, secondo lui, si tratta (da Le Père Noël supplicié, Babbo Natale giustiziato , 1952). K. Bokarev, Plakat Publishing Ho

Ispirami, Melpomene, canti di morte

Orazio dedica alla sua voce liquida l’apertura del Carmen 1.24 : (...) Praecipe lugubris cantus, Melpomene...  cantus, Melpomene... Una delle nove Muse , a Melpomene ( Μελπομένη ) ‘la cantante’ (Esiodo) fu più tardi (e in maniera non del tutto univoca) assegnato il dominio sui canti funebri e sulla tragedia . «Si chiamanavo le olimpiche  ed erano molto vicine al loro padre Zeus. Esiodo stava giusto pascolando le sue greggi sull’Elicona, quando le Muse gli rivolsero la parola, dicendogli che esse sapevano bensì mentire, ma anche rivelare la verità. Gli porsero un ramo di lauro e lo consacrarono poeta. Egli ci raccontò la genealogia degli dèi» (K. Kerényi, 2002). Figlia della Memoria, madre del Canto   « Zeus è sposo di Hera e con lei generò Hebe, Ilithya e Ares, ma ebbe molte donne sia mortali che immortali. Da Themis figlia di Urano ebbe come figlie le Stagioni (le Ore) Pace, Ordine e Giustizia (Eirène, Eunonia, Dike) e le Moire Clotho, Lachesi, e Atropo; con Dione ebb

Tre esempi di ideale perfezione nel pantheon induista

L’ arte indiana non vuole ricreare o imitare la natura in maniera realistica , quanto riprodurne una forma idealizzata . I prototipi delle molte e varie espressioni artistiche attingono in pieno al patrimonio mitico-religioso e i modelli seguiti sono quelli stilizzati nei testi sacri. Parvati , primo quarto X sec., Tamil, India , lega di rame. Via Met Museum

La maledizione di Artemisia, frammento greco-egizio

D atato attorno la fine del IV sec. aev, è uno dei più antichi testi egiziani scritti in greco e proviene da una comunità della Ionia stabilita a Memphis, nel Basso Egitto: nel 332 Alessandro il Macedone era stato incoronato faraone nel tempio di Ptah , e la cultura greca ormai vi dominava. Il frammento appartiene alla Biblioteca Nazionale d’Austria e fa parte della Collezione voluta dall’Arciduca Ranieri Giuseppe d’Asburgo, il quale nel 1899 la donò all’Imperatore Francesco Giuseppe che la incluse nella Hofbibliothek (Biblioteca Imperiale) di Vienna. La Collection Erzherzog Rainier è stata inserita nella lista Unesco Memoria del Mondo nel 2001. Via World Digital Library Comunità di immigrati tra gli ultimi splendori d ’Egitto   Il testo è scritto in greco ma di fatto la lingua è l ’egiziano , perché potrebbe essere tradotto quasi parola per parola in demotico. Nell ’Egitto ormai disgregato del cosiddetto Tardo Periodo, un arco di tempo che comprende le conquiste persiane e

Tradizione africana in una cornice moderna

A partire da quest’anno, il 24 settembre  nella Repubblica di Trinidad & Tobago ricorre la festa nazionale di Isese (‘tradizione’ in yoruba) dedicata agli Orixas (Orishas) e agli antenati, celebrata dai fedeli delle religioni tradizionali di origine Yoruba (Ife e Orixa); la proposta era stata avanzata dal Consiglio nazionale degli Anziani Orixas di Trinidad & Tobago in collaborazione con Afrikan Heritage Village Committee e Afrika House. Tra una aderenza indiscussa ai princìpi tradizionali con il rifiuto della modernità e il disinteresse verso il proprio passato c’è una terza via, quella dell’equilibrio: adottare una strategia moderna e progettarla all’interno di un sistema tradizionale, facendo in modo che quei valori si adattino a un contesto contemporaneo ((B.E. Lindsay,  Tradition versus Traditional, a Battle for Balance ) . Img: BaKari E. Lindsay in un momento dello spettacolo coreografico Divine Rite, 2000. Via COBA Collective Of Black Artists Alle celebrazio

Pomona dei frutteti e dei giardini

D ea latina protettrice dei frutti e degli alberi da frutto che nel suo orto crescono rigogliosi, secondo Ovidio Pomona visse sotto il regno di Proca, leggendario re latino figlio di Aventino. Era famosa per curare le piante con abilità e premura. Non sono attestate festività dedicate a lei nel calendario, è probabile che il suo culto (come quello della affine Flora ) fosse mobile e venisse determinato in rapporto con lo sviluppo delle colture agricole. Julia Margaret Cameron, Pomona , 1872. Via nga.gov Non boschi né correnti d’acqua Campi e frutteti sono il suo elemento; la sua mano non ha mai stretto un’arma ma solo un lungo coltello a lama ricurva che porta sempre con sé per recidere rami, potare, innestare, raccogliere gli abbondanti frutti. Dell’amore non si cura Il corrispettivo maschile Pomus (o Pomonus ) si trova solo in terra umbra e non compare a Roma insieme a Pomona. Di lei si innamorò, tra gli altri, la divinità profetica Picus , figlio di Saturno e padre di F

La biblioteca magica di John Dee

U n tesoro , tra libri e oggetti, è stato  per la prima volta in mostra a gennaio (2016) presso il Royal College of Physicians di Londra, dove è conservata la più vasta collezione di volumi appartenuti all’enigmatico John Dee (1527-1608/09), scienziato, cortigiano e mago . An Alchemist , olio su tela, Wellcome Library. Via Wiki commons Conversazioni con gli spiriti Dal British Museum provengono alcuni degli oggetti in mostra tra cui la sfera e il disco magico  per contattare gli spiriti, lo specchio per predire il futuro e il cristallo che, affermava, gli era stato donato dall’angelo Uriel insieme alla formula segreta per ottenere la pietra filosofale. Il sospetto della magia John Dee apparteneva a una generazione in cui le discussioni filosofiche sulla magia stavano per essere declassate a “stregonerie” da popolino superstizioso e in odore di eresia, per questo la sua figura è storiograficamente controversa . Morì in povertà nel 1608 o 1609 e solo di recente la sua m

Le antichissime origini dell’Induismo

S ul pensiero religioso indiano gravano ancora molti pregiudizi dovuti a una conoscenza approssimativa; è senza dubbio un argomento che suscita sempre vivo interesse, quasi come una componente supplementare, misticheggiante , al pragmatico ‘pensiero occidentale’; una via di fuga esotica, una soluzione tanto più efficace quanto più misteriosa e vagheggiata. Questioni generali Quando si parla di ‘Oriente’ sarebbero d’obbligo le virgolette, a sottintendere ‘rispetto a chi?’; allo stesso modo Vicino, Medio ed Estremo, secondo la terminologia corrente, aggettivano un progressivo allontanamento da un ‘punto di osservazione’ che a priori si autodetermina come ‘centro’. In questa osservazione, elementi culturali lontani vengono recepiti attraverso i filtri (a volte edulcoranti, a volte corrosivi, in ogni caso alteranti) delle proprie strutture culturali, a cui quelle degli altri devono adeguarsi , svuotandosi di significato. Termini come yoga , YajurVeda (pronuncia ‘iagiur’), karma sono

L’India neobuddhista del ventunesimo secolo

I l Neo-Buddhismo è un moderno movimento revivalista nato in India, ufficialmente, il 14 ottobre 1956 quando B.R. Ambedkar si convertì al Buddhismo insieme ai suoi 380mila seguaci. Fu una rivoluzione religiosa e una bufera politica.   Nemo propheta in patria Nel campo degli studi, si è soliti dire che il Buddhismo scompare dall’India tra il X e il XII sec. dC , “travolto in certe regioni dall’avanzata dell’Islam in certe altre dalla reazione induistica, ma molto prima di quell’epoca esso ha già messo radici in altri Paesi, a cominciare dall’Asia sud-orientale fino alla Cina, al Giappone e, ultimo in ordine cronologico, al Tibet. In ciascuno di questi Paesi il Buddhismo trova un differente mondo culturale e differenti tradizioni religiose” (Angelo Brelich, 1966). Eppure, il Buddhismo in India coinvolgeva molte popolazioni tribali , povere e ai margini della società, soprattutto nelle regioni nord-orientali in cui era forte l’influenza della cultura tibetana. Il rinnovato in

Le bare in miniatura di Arthur’s Seat

S ono tra gli oggetti più popolari e misteriosi del National Museum of Scotland a Edimburgo , un esempio di macabra abilità artigianale e un autentico rompicapo per gli esperti. Erano state riposte in una cavità sulla pendice nord-orientale di una collina di Edimburgo, e trovate nel 1836 da un gruppo di ragazzi a caccia, 17 piccole bare di legno di pino , ciascuna di 23mm di larghezza per 95 di altezza. Ogni bara contiene un simulacro d’uomo , anch’esso di legno, intagliato da mano esperta e decorato con abiti e calzature. L ’ambivalente paradosso dei simboli Nessuno sa cosa siano, chi le abbia nascoste e perché ; si è suggerito si trattasse di incantesimi di morte oppure amuleti per i marinai. Sono due funzioni opposte , l’una che si realizza provocando la morte, l’altra scongiurandola; ma nel mondo magico  i simboli sono ambigui e possono significare quello che sembrano, ma anche il loro contrario. Nel primo caso si tratterebbe di ‘feticci’, oggetti nei quali si ritiene di poter

Nuovo processo per una strega di trecento anni fa

Brentonico, Trento. Toldina, morta decapitata e poi bruciata sulla piazza 299 anni fa, forse avrà il suo processo. Il sindaco Christian Perenzoni e l’assessore alla cultura Quinto Canali hanno presentato una delibera al Consiglio comunale per riaprire il caso davanti alla Corte d’Appello di Trento : “per rendere giustizia e verità storica, dignità etica e civile alla condannata ” . Anonimo, The Witches Dance , National Museums Scotland. Via BBC Your Paintings “Ma non sarà un processo semplice perché dovrà avvenire secondo il diritto dell’epoca che era carolingio, e gli avvocati dovranno essere esperti di quella materia ” ( Trentino Corriere ). L’iniziativa, curiosa e forse provocatoria ( di sinistra , la apostrofa il Secolo d’Italia ), ha attirato l’ attenzione del Guardian , che sottolinea l ’ingiustizia di una condanna considerate l ’ infondatezza delle prove e delle accuse e la vulnerabilità della vittima. Maria Bertoletti Toldini era vedova e senza figli. Fu arrestata qu

Il Papiro di Derveni

I l Papiro di Derveni è l’unico papiro leggibile che sia sopravvissuto dalla Grecia e il più antico manoscritto d’Europa ; è datato attorno al 340-320 aev durante il regno di Filippo II il Macedone, ma è la copia di una versione precedente (tardo V sec. aev), ed è un trattato filosofico e un commento allegorico in esametri a una teogonia orfica . The Derveni Papyrus © Orestis Kourakis. Via Archaeology Wiky Patrimonio mondiale La candidatura era stata avanzata l’ anno scorso , dopo che il Consiglio Internazionale dei Musei aveva stabilito che le condizioni di umidità e temperatura fossero idonee all’ esposizione totale del reperto, che è composto da nove pannelli uno solo dei quali è in visione al pubblico presso il Museo Archeologico di Tessalonica . I 266 frammenti erano già stati esibiti insieme in occasione della Quarta Biennale d’Arte Contemporanea di Tessalonica nel corso della Conferenza sulla Filosofia Presocratica ospitata dal Centro Interdisciplinare degli Studi Ar

Mito e poesia in un manoscritto thailandese dell’‘800

U n manoscritto thailandese della seconda metà del XIX secolo illustra temi mitologici e leggendari ad accompagnare un poema che racconta la perdita della donna amata e l’inconsolabile lutto dell’autore. Tra le creature rappresentate c’è Kinnara , amante e musicista celestiale, metà uomo e metà cavallo (India) o uccello (Sud-Est asiatico); la sua controparte femminile, Kinnarī , è raffigurata con la testa, il busto e le braccia di donna e le ali, la coda e gli arti inferiori di un cigno; è nota per la sua bellezza e la grazia nel canto, nella poesia e nella danza e abita con il suo sposo sul mitico Himavanta , a 3700-4600 metri sull’Himalaya centrale, dove gli dèi si riuniscono per tenere consiglio. Gli amanti inseparabili Di loro dice il poema epico Mahabharata : “siamo gli eterni amanti, non ci separiamo mai, siamo per sempre marito e moglie. Non diventeremo mai madre e padre, nessuna progenie nascerà dal nostro grembo. Non è permesso che nessuna creatura venga a cercare affet

Sull’attinenza storica dell’arte.
Quattro dipinti sui Nativi Americani

M innesota, USA. Storici e legislatori si riuniranno in questi giorni per discutere quali dipinti potranno essere esposti all’interno dell’edificio comunale che riaprirà nel 2017 dopo un periodo di restauro. La decisione della commissione è attesa per gennaio prossimo. In particolare, sono quattro le opere oggetto di discussione, che raffigurano i  Nativi Americani . 1. Father Hennepin at the Falls of St. Anthony Di Douglas Volk , 1905 ca. Padre Louis Hennepin (1640-1701 ca) era un frate dell ’ordine dei Recolletti, ramo francese dei Francescani. Compì la sua opera evangelizzatrice nel Quebec e nel Minnesota, dove visse per un periodo tra i Dakota . Tornato in patria nei primi anni ’80 del ’600, si dedicò alla carriera letteraria che gli valse non poche critiche per aver rappresentato le popolazioni native come selvagge e pericolose. Viene ricordato come egoista e vanitoso. Il dipinto di Douglas è oggetto di discussione per la sua scarsa accuratezza storica , in particolare riguardo

Benin e Senegal, storie di vodou

Lungo la splendida costa tropicale dell’Africa centroccidentale, due paesi vivono e praticano il voodoo in maniera del tutto diversa: alla luce del sole nel primo, stretto tra Niger e Togo, dove le religioni tradizionali sono, insieme a quelle monoteiste, garantite e tutelate dal governo che le riconosce ufficialmente come parte del proprio patrimonio storico, culturale e identitario; nei segreti della notte nel secondo, dove è in forte maggioranza quell’Islam che ha costituito a lungo l’unica forma di resistenza (anche questa identitaria) contro la colonizzazione francese. Particolare di uno dei pannelli informativi affissi alle pareti della casa di un guaritore voodoo nella città di Adjarra, in Benin, a circa un ’ ora dalla capitale Porto Novo, via Wellcome Library Dahomey Il Benin è stato popolato fin dal XIII secolo da popolazioni di lingua ewe, poi dagli Adja che migravano dall’ovest, quindi, mescolandosi questi ultimi con le etnie di lingua fon, sede del regno di Allada pr

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