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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

La voce degli dei. Consultazioni oracolari e visioni terapeutiche nell’Egitto ellenistico

R ivolgersi a un oracolo era una pratica molto diffusa nell’ Egitto tolemaico e romano, dove questa pratica è attestata almeno dal XVI secolo aev. Le domande riflettono significativamente le preoccupazioni quotidiane degli abitanti della cora egiziana, i loro timori per il futuro, i problemi famigliari e professionali, di denaro e, soprattutto, di salute. Busto di Serapide in alabastro, II sec. ev ca. Via The Merrin Gallery Queste pratiche oracolari sono documentate fin dal Nuovo Regno quando, in occasione delle “uscite” di un dio nei giorni di festa (cioè durante le processioni), i fedeli potevano accostarsi alla barca che sosteneva il tabernacolo con la statua divina e interrogare il dio (procedimento ampiamente documentato anche nel culto di Amon a Tebe). Il movimento della statua indicava il senso della risposta.  Vi erano anche altri sistemi di consultazione, come deporre davanti al dio una richiesta scritta alla quale si rispondeva ugualmente per iscritto; i

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