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Visualizzazione dei post da agosto, 2016

Storia di Setne, mago egiziano

L’ immaginario che riguarda l’aldilà , in Egitto, non muta sostanzialmente dal Nuovo Regno fino all’età ellenistica (annessione all’impero di Alessandro, 332 aev) e poi romana, con qualche assimilazione più tarda di simboli e raffigurazioni di provenienza soprattutto greca che, in ogni caso, non sembra modificare il significato delle immagini. Il  Libro dei Morti e gli altri testi funerari continuano a essere deposti nelle tombe accanto ai defunti e raccontano di un paese sotterraneo, attraversato da strade e canali, interrotto da porte che il morto deve attraversare e popolato da terrificanti spiriti guardiani che possono essere placati solo se si conoscono le giuste formule . Mano in legno lavorato e dipinto policromo, da una statua funeraria, Terzo periodo intermedio ( 1069-747 aev ca.). Le statue funerarie erano considerate le immagini del ka e spesso si presentavano con le braccia e le mani distese nell’atto di respingere magicamente gli spaventosi spiriti del

L’Inferno secondo Voltaire

Enfer, infernum ovvero luogo sotterraneo : i popoli che seppellivano i morti li mettevano in luoghi sotterranei, e la loro anima ci stava dunque anche lei. Tale fu la prima fisica e metafisica degli egiziani e dei greci (da Voltaire, Dizionario filosofico , Mondadori 1968). Autoritratto all’inferno , Edward Munch, via Wiki commons I greci fecero di queste cantine un vasto regno, che assegnarono liberamente a Plutone ( Ade ) e sua moglie Proserpina ( Persefone ). Assegnarono loro anche tre consiglieri di Stato e tre donne di servizio chiamate Furie , tre Parche, per filare dipanare e troncare i fili delle vite degli uomini; dei tre consiglieri, Minosse, Eaco e Radamanto l’uno giudicava la Grecia, l’altro l’Asia Minore e il terzo l’Europa. E siccome ogni eroe aveva il suo cane per guardargli la casa, si diede a Plutone un cagnaccio con tre teste, perché nel suo regno tutto andava per tre. I poeti che avevano inventato questi inferni furono i primi a farsene gioco. Virgilio ora n

Sudafrica, neopaganesimo post-apartheid

D all’8 all’11 luglio 2016 si è tenuto l’incontro annuale del Sapra — the South Africa Pagan Rights Alliance , un’associazione fondata nel 2004 con il proposito di promuovere e garantire la libertà d’espressione religiosa in Sudafrica , come sancito dalla Carta dei diritti (Capitolo 2 della Costituzione della Repubblica ), fornendo supporto anche economico e sostegno legale per le vittime dei sempre più frequenti episodi di discriminazione,in particolare verso i neopagani o wiccan accusati di ‘stregoneria’. Lo riporta il quotidiano online Times Live . Jim Chuchu è un artista multidisciplinare di Nairobi, La sua serie fotografica “Pagans” racconta e ricostruisce la religiosità africana pre-coloniale. Via Vimeo e Mariane Ibrahim Gallery

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