È antica leggenda che Herne il cacciatore, un tempo guardiacaccia nella selva della tenuta di Windsor, quand’è inverno, sulla mezzanotte, con due enormi corna in testa, si aggira intorno a una quercia. La sua apparizione fa disseccare le piante, porta infermità al bestiame e tramuta in sangue il latte delle vacche. Camminando, il fantasma trascina una catena con fragore tetro e orrendo... La prima testimonianza letteraria su Herne e le sue spettrali apparizioni è offerta da Shakespeare in The Merry Wives of Windsor , ma la sua leggenda corre indietro al XIV secolo quando regnava Riccardo II, predecessore di Enrico IV. Di lui sappiamo che amava il suo lavoro e si riteneva fortunato a poter svolgere una mansione che gli piaceva. Conosceva profondamente, per istinto ed esperienza, ogni angolo delle foreste che circondavano il castello: alto e robusto come una quercia, aggraziato e bello come la luce del sole screziata attraverso le foglie, nessuno sapeva intagliare il legno come lui. I
Miscellanea di storia delle religioni, politeismi, magia