Nonostante nei libri ebraici canonici si sia cercato di eliminare ogni traccia di politeismo e tutti i documenti sacri pre-biblici siano stati distrutti o andati perduti, la Bibbia conserva tuttora importanti tracce di antichi dèi e dee sotto le sembianze di uomini e donne o esseri extra-umani quali angeli, mostri o demoni: Samael , per citare un esempio celebre, sarebbe storicamente il dio di Samal, piccolo regno hittita-aramaico, che nel mito ebraico acquisisce il titolo di “Satana” (nemico) e “grande accusatore” insieme a un altro angelo caduto, “Lucifero figlio dell’alba”, e al serpente che nel giardino dell’Eden cospirò per la caduta di Adamo. Persino Eva, la “madre di tutti i viventi” (Genesi III, 20, sebbene l’etimologia resti incerta) viene identificata dagli storici con la dea Heba , moglie del dio-tempesta hittita raffigurata a cavallo di un leone, che in Grecia diventa Ebe compagna di Eracle. Non solo. La ricchezza di culture e religioni, sebbene bandita nei testi uffic
Miscellanea di storia delle religioni, politeismi, magia